- Otite nel cane: sintomi e cura a portata di mano
- Quali sono le cause primarie, secondarie e le predisposizioni di razza?
- Come ci accorgiamo di otite nel cane dai sintomi e dal comportamento?
- Cosa succede se trascuriamo per molto tempo una brutta otite nel cane?
- Ecco la cura dettagliata con descrizione dei principali prodotti consigliati dai veterinari.
Per otite nel cane si intende qualsiasi condizione infiammatoria del condotto auricolare esterno. Distinguiamo una forma di otite acuta e una cronica. La seconda la definiamo come tale dopo circa tre settimane. Ma cos’è che scatena la comparsa di un’otite nel cane? Si tratta di una patologia multifattoriale, che ad oggi spinge i proprietari a cambiare spesso veterinario a causa della mancata risoluzione del problema. Le terapie sono molto lunghe, richiedono pazienza e perseveranza da parte dei clienti che devono apprendere la tecnica corretta di applicazione dei farmaci nel condotto auricolare, e devono tornare periodicamente dal veterinario per dei controlli o per la rivalutazione della terapia (fondamentale). Alla base della comparsa dell’infiammazione del condotto uditivo esterno ci sono molti fattori, ma partiamo dall’anatomia dell’orecchio del cane, che tutti i proprietari dovrebbero conoscere per una corretta applicazione delle terapie.
ANATOMIA CONDOTTO UDITIVO ESTERNO NEL CANE
Nel cane il condotto uditivo esterno è lungo da 5 a 10 cm, ed è costituito da due porzioni: la parte verticale, in comunicazione con l’esterno, e poi c’è una parte orizzontale che si connette alla porzione timpanica. Alla fine dell’orecchio esterno troviamo il timpano, che lo separa dalla parte interna.
COS’E CHE PORTA ALLA COMPARSA DI OTITE NEL CANE?
Il microambiente presente all’interno dell’orecchio è molto delicato: un’infiammazione all’interno del condotto uditivo determina, indipendentemente dalle cause, una sequenza di eventi che ne alterano il microambiente, ed esitano in otite nel cane. Ecco qui da vicino la sequenza di eventi che si verifica all’interno di un orecchio che sta instaurando un’otite esterna:
1- nella prima fase infiammatoria acuta la vasodilatazione intensa induce eritema ed edema.
2- Il condotto uditivo è inserito in una struttura cartilaginea scarsamente estensibile, e l’edema comporta iniziale riduzione del lume dell’orecchio. Le ghiandole sebacee aumentano la loro attività secretoria con abbondante produzione di cerume. Questo ambiente è ideale per la sovraccrescita batterica.
3- L’ipersecrezione ghiandolare modifica le caratteristiche del cerume che tende a diventare meno lipidico, perdendo le sue capacità di repulsione dell’acqua. L’umidità aumenta e la moltiplicazione batterica altrettanto.
MA COS’E’ CHE PROVOCA L’INFIAMMAZIONE DEL CONDOTTO UDITIVO?
Per l’ otite nel cane occorre ricordare che le cause scatenanti sono varie. Innanzi tutto parliamo di fattori PREDISPONENTI alla comparsa di otite esterna, correlati il più delle volte alla razza del vostro cane.
-Nello Shar Pei il lume delle orecchie è ridotto a causa di numerose pliche cutanee, padiglione che si ripiega all’ingresso e stenosi parziale del condotto. Tutto ciò limita l’areazione del condotto uditivo e questo è un fattore importante nel determinare otite nel cane, perchè favorisce la creazione di un microambiente adatto alla crescita batterica.
–Barboncino, Schnauzer e altri Terrier presentano quantità eccessive di pelo all’interno del condotto uditivo esterno, che possono occludere il canale auricolare e interferire con la corretta areazione anche in questo caso.
–Cocker, Cavalier King, Segugio, Basset Hound hanno delle caratteristiche orecchie pendule che limitano la circolazione dell’aria nel condotto uditivo esterno.
– Eccessiva umidità, che può essere incrementata dal nuoto o dal lavaggio del cane con introduzione di acqua nelle orecchie.
-Pulizia dell’orecchio da parte del proprietario con cotton fioc che spingono il cerume verso il fondo portando alla formazione di un tappo.
-Neoplasie o polipi infiammatori (più frequenti nel gatto).
Questi sono fattori che possono rendere l’orecchio più vulnerabile alla comparsa di infiammazione e quindi di otite esterna in alcuni soggetti. Poi ci sono altre cause dette primarie, che possono agire indipendentemente dalla presenza di questi fattori predisponenti.
ECCO LE CAUSE PRIMARIE DI OTITE NEL CANE
Le cause primarie agiscono indipendentemente dalla razza o dall’accidentale introduzione di acqua nell’orecchio.
- PARASSITI, in particolare acari dell’orecchio come OTODECTES CYNOTIS (+++gatto). Gli acari si nutrono di cellule esfoliative e di cerume, provocando irritazione meccanica e alle volte anche sanguinamenti, che provocano intenso prurito. In questo caso quello che vediamo è un cerume nero, asciutto e secco, che ricorda l’aspetto del fondo di caffè.
- MALATTIE ALLERGICHE sono la causa principale e più frequente. Il 50% dei cani con dermatite da ipersensibilità presenta anche otite esterna, che può essere anche l’unico segno clinico della forma atopica. Stessa cosa per le
dermatiti allergiche da intolleranze alimentari. L’80% dei soggetti affetti da ipersensibilità alimentare presenta otite e il 20% presenta quest’ultima come unico segno clinico.
- CORPI ESTRANEI ( forasacchi).
- DISTURBI DELLA CORNEIFICAZIONE secondari ad ENDOCRINOPATIE.
- MALATTIE AUTOIMMUNI (più gravi) Pemfigo
o lupus eritematoso.
Le cause primarie o i fattori predisponenti possono portare alla sovraccrescita di batteri e lieviti che preferiscono ambienti infiammati, umidi e poco areati.
Otite cane Malassezia: Questo è uno dei lieviti più frequentemente presenti in corso di otite nel cane. La sua presenza è stimata fino ad un 83% nei condotti uditivi irritati e in presenza di otite. Generalmente un orecchio con malassezia si riconosce a causa dell’odore forte che emanano i padiglioni auricolari, paragonabile a quello di formaggio, e dalla presenza di cerume nero o marroncino umido.
COSA SUCCEDE QUANDO ABBIAMO TRASCURATO UN’OTITE PER MOLTO TEMPO?
Si verifica la comparsa di modificazioni progressive all’interno dell’orecchio del cane quando un’otite è passata inosservata o è stata curata male. Infatti l’infiammazione data dall’otite cronica nel cane porta a stenosi del condotto uditivo, e questa è una condizione da evitare ad ogni costo. Questo perché alcune modificazioni all’interno dell’orecchio difficilmente possono ritornare esattamente alla normalità, e nonostante sia stata risolta la causa primaria, restano queste modificazioni sottostanti che determinano un otite perpetua, difficilissima da risolvere.
”Per questo un consiglio utile è quello di intervenire il prima possibile quando il nostro animale è affetto da problematiche dell’orecchio, e di non trascurare”.
COME CI ACCORGIAMO CHE IL NOSTRO CANE HA UN’OTITE?
Il segno clinico caratteristico che tutti i proprietari sanno riconoscere è il grattamento insistente delle orecchie, alle volte accompagnato da testa deviata da un lato o orecchio abbassato in caso di dolore importante. L’animale scuote la testa con insistenza più volte nell’arco della giornata. Quello che possiamo vedere è un arrossamento del padiglione auricolare, o accumulo di cerume allo sbocco del condotto uditivo, presenza di scaglie di pelle, forfora o materiale nerastro.
Sbagliato pensare di utilizzare un bastoncino cotonato a casa per pulire le orecchie del cane nella parte più profonda. Quello che si può fare è pulire la parte più esterna, compreso il padiglione auricolare, con una pezzetta bagnata o con della clorexidina.
COME FA DIAGNOSI IL VETERINARIO? 
Il veterinario inizierà a valutare le orecchie del nostro cane attraverso un esame con OTOSCOPIO per guardare all’interno del condotto. Già le caratteristiche macroscopiche del cerume ci indirizzano verso la diagnosi:
–otite cane con cerume nero è indice di malassezia o acari.
– il cerume giallastro è invece indice di infezione batterica.
Dopodichè si potrà procedere con un esame del materiale all’interno dell’orecchio utilizzando un bastoncino cotonato, sia osservandolo a fresco attraverso il microscopio ottico che con diverse colorazioni.
TERAPIA
La Terapia medica per il proprietario risulta davvero difficoltosa, sia perché gli animali si dimostrano poco disponibili, sia perché il massaggio da effettuare alla base dell’orecchio deve essere energico e fatto senza timore di nuocere al cane. Perché come dice il detto ‘’ il medico pietoso fece la piaga puzzolente’’.
Il trattamento consiste in:
1 – Pulizia del condotto uditivo per rimuovere pus o cerume usando dei prodotti ceruminolitici. I prodotti consigliati sono Otodine, Otoact, Otifree, Actea oto, Cerupet ed altri.
Qui ovviamente potete trovarli a prezzi scontati
Otodine può essere utilizzato una volta al di per 10 giorni da solo nelle forme di otite ceruminosa lieve, oppure può essere associato ad un antibiotico auricolare per il lavaggio dell’orecchio prima dell’applicazione di quest’ultimo. L’otodine una volta risolta l’otite, può essere usato come mantenimento una volta a settimana, per evitare le recidive.
L’Otoact va invece utilizzato solo 2 volte a settimana per un periodo più lungo ( almeno 1 mese) e come l’Otodine possiamo usarlo per forme di otite ceruminosa lieve come unico prodotto, oppure in associazione ad antibiotici nelle forme gravi. Una volta risolta l’otite lo si può mantenere una volta a settimana e poi dopo qualche mese una volta ogni 15 giorni.
Per l’otite nel cane mai usare acqua ossigenata e agire di testa propria. All’interno dell’orecchio come spiegato in precedenza regna un delicatissimo equilibrio che possiamo alterare intervenendo impropriamente. Anche solo l’acqua del rubinetto può creare gravi danni.
2 – Uccisione dei microrganismi che sono cresciuti all’interno del condotto tramite prodotti antibatterici (Clorexidina) e antibiotici locali. Sarà il veterinario a scegliere l’antibiotico più indicato, sulla base del materiale auricolare osservato al microscopio ed eventualmente sulla base di un’antibiogramma nei casi molto complicati.
ANTIBIOTICO PER ORECCHIE CANE
La terapia antibiotica sistemica per bocca è indicata in caso di concomitante otite media o nei casi particolarmente gravi.
Augmentin otite cane: sconsigliato agire di testa propria, e senza il parere di un veterinario. L’augmentin è un antibiotico che possiamo dare al nostro cane, ma solo dopo il parere di un medico che deve stabilire perfettamente i dosaggi. Inoltre un’amoxicillina e clavulanico non sono l’antibiotico di prima scelta dato che impiegano troppo tempo per arrivare a livello del condotto uditivo. Gli antibiotici di prima scelta dipendono dal tipo di batterio visualizzato alla citologia auricolare. Se c’è una prevalenza di cocchi meglio usare una cefalosporina, mentre se c’è prevalenza di bastoncelli è preferibile usare un chinolonico (enrofloxacina). Ma generalmente si preferisce effettuare una terapia a livello locale più che sistemica per risolvere l’otite.
La maggior parte dei prodotti otologici comprendono, oltre all’antibiotico, anche un ANTIFUNGINO e un CORTISONICO che agisce sull’infiammazione del condotto uditivo. Alcuni esempi di prodotti presenti il commercio che si compongono di antibiotico-antifungino-cortisonico sono il Surolan, Aurizon, Easotic, Otogent, Posatex, Otomax ed altri.
Otite cane Surolan: è un prodotto molto usato dai medici veterinari e molto efficace nei confronti della maggior parte dei batteri, malassezia e risolve prurito ed infiammazione. La sua composizione nel dettaglio è la seguente: Polimixina B (antibiotico), Miconazolo (antifungino), Prednisolone (cortisonico).
-Nel caso in cui fossero stati riscontrati acari al microscopio ottico, si possono utilizzare dei prodotti spot on, cioè da applicare sulle scapole, come Stronghold, con 2 applicazioni a distanza di 15 giorni.
-Se la causa dell’otite nel cane è allergica occorrerà trovare l’allergene ambientale incriminato, oppure individuare l’intolleranza alimentare tramite una serie di prove allergiche.
Ho la mia segugi a, che ha un principio di otite… Andato dal vet.. Mi ha fatto fare tre punture di rochefin.. E del localin… Ma con poco risultato.. Può dirmi cosa le posso dare? Visto che ha cerume nero e puss giallo
Buon giorno, dunque dirle cosa può dare potrebbe essere inutile dato che problematiche come le otiti cronicizzanti sono degne di una visita medica approfondita. Però posso consigliarle di recarsi da un veterinario e di chiedere di voler fare prima di tutto una citologia del secreto dell’orecchio per valutare l’eventuale presenza di malassezia, ed in più un tampone auricolare con antibiogramma per vedere quale batterio sia presente all’interno dell’orecchio e quale antibiotico sia il più adatto. Quando si reca a fare il tampone il cane non deve prendere antibiotici ne per bocca ne locali da almeno 7-8 giorni. Una volta effettuato il tampone, in attesa dei risultati del test può iniziare ad effettuare dei lavaggi giornalieri con otodine massaggiando bene dopo l’applicazione e pulendo l’esterno del padiglione e il cerume che fuoriesce. Appena riceve i risultati si dovrà impostare una terapia possibilmente locale con l’antibiotico/antimicotico più adatto.
Med.Vet. Picardi
Buongiorno ho un barboncino che soffre spesso di otite ed è anche un cane molto difficile nn di fa curare oltre a tresaderm che nn si ma mettere in maniera costante cosa mi potete consigliare x bacca grazie aspetto risposta
Salve una cosa che le consiglierei di fare sarebbe un tampone auricolare con antibiogramma. Se i batteri fossero sensibili al florfenicolo si potrebbe utilizzare Osurnia, un gel che si applica nell’orecchio dopo pulizia del condotto presso il suo veterinario di fiducia. Va applicato una sola volta e poi ripetuto il tutto a distanza di una settimana in entrambe le orecchie sempre presso il suo veterinario. L efficacia sarà visibile dopo almeno 20 giorni dalla seconda applicazione.
Med Vet Picardi
Salve, ho adottato un Bracco tedesco con otite da malassezia e timpani perforati. Mi hanno consigliato solo la pulizia con deroxen oto. Volevo sapere se è d’accordo con questa terapia o se pensa di dover abbinare altro, e se i croccantini per cani affetti da otiti croniche può essere un valido aiuto. La ringrazio e la saluto cordialmente. Valeria
Salve, dunque il deroxen contiene clorexidina che in parte è battericida e agisce anche nei confronti della malassezia, ma alle volte è necessario agire con un antifungino vero e proprio associato anche ad un antibiotico per le infezioni batteriche secondarie. Per questo nei casi complicati consiglio sempre di associare entrambe i prodotti, usando prima la clorexidina per pulire il condotto auricolare una volta al di e poi dopo mezz’ora dalla pulizia dell’orecchio, un prodotto antibiotico come l’easotic che va applicato una volta al di per almeno 6 giorni nei casi di otite lieve o 10 giorni nei casi di otite grave. Questo prodotto infatti contiene anche miconazolo, specifico per la malassezia. Per quanto riguarda l’alimentazione assolutamente si, proverei a cambiare la dieta per almeno 2 mesi senza dare nessun extra, per vedere se l’otite è legata ad un’allergia alimentare. Provi con l’Hypoallergenic della Royal canin o con lo z/d della Hill’s.
dott.ssa Picardi
Salve volevo qualche consiglio x un meticcio purtroppo di strada con un ‘otite, penso con secrezione, perché ho notato pelo bagnato vicino all’ orecchio, scuote la testa e la tiene inclinata. Il pelosetto è un randagio che si trova dove lavoro, lo vorrei aiutare. Io ne ho già 4 e non posso portarlo a casa. Che antibiotico posso dare, magari x via sottocute o orale?
Salve, dunque innanzi tutto il cane necessiterebbe di una visita per il pericolo di somministrare un farmaco senza effettiva necessità. Se fosse confermata l’otite, può provare con un antibiotico per via orale. Può iniziare con una cefalosporina per 10 giorni, aggiungendo un gastroprotettore se necessario. Le do questa indicazione solo perchè si tratta di un randagio, altrimenti il protocollo sarebbe diverso ed inoltre non è detto che si riesca a debellare l’otite. Sarebbe meglio aggiungere anche dei lavaggi auricolari con otoact.
Dott.ssa Picardi
Salve, ho una simil labrador di 12 anni e 36 kg. di peso ed è stata diagnosticata una otite a dx con pus inizialmente curata con Otomax 8 gocce mattina e sera x 10 gg ma inutilmente e poi con Valemas 5 1ml + 1 ml di soluz. fisiologica mattina e sera x 8gg + altri 8 gg perchè non riuscivo a far scendere il liquido nel condotto uditivo ben in profondità e in parte fuorisciva ed ora sono in attesa di fare un altro controllo per vedere se la cura sta facendo effetto. La mia veterinaria pensa che altrimenti dovrebbe essere sedata e poi fatta una pulizia completa ma non so se chirurgica o altra maniera….cosa ne pensa?
Io credo che potreste provare anche ad aggiungere un prodotto ceruminolitico da applicare mezz ‘ora prima dell’antibiotico, e proverei a cambiare ancora antibiotico. Dopodichè se anche questo non funzionasse farei un tampone auricolare con antibiogramma a distanza di qualche giorno dalla pulizia del condotto, anche perchè troppo pus mi altera il risultato dell’antibiogramma. Quindi sarebbe meglio dare una bella pulita e poi a distanza di 3-4 giorni fare il tempone per antibiogramma.
Saluti.
Dott.ssa Picardi
Salve io ho un pastore tedesco, e da circa 1anno che soffre di otite ,ogni mese circa devo andare dal veterinario e fare pulizia dell’orecchio e mettiamo Isurnia per 2 settimane ma dopo un mese di nuovo, cosa mi consiglia di fare?
Salve ho un pastore tedesco di 6 anni.. L’anno scorso ha avuto problemi con le ghiandole prerianali e aveva anche un po di dermatite soprattutto nella parte sotto gli occhi.. E aveva una leggera forma di otite a entrambe le orecchie. Il veterinario ha prescritto un antibiotico non ricordo il nome adesso compresse rosse al costo di 27€. Gliel ho dato e praticamente queste cose gli sono passate. Dopo un anno ha ancora un po di questi problemi in forma lieve per quanto riguarda l’ano.. Però gli è venuta un otite che sta durando da un po solamente ad un orecchio.. Ha croste scure e maleodoranti che penso sia cerume e scuote la testa delle volte.. Se gli tocco la base dell orecchio gli fa male. Pensa che posso dargli di nuovo quel farmaco? O qualcos altro? Grazie.
Innanzi tutto non trascurerei, perché le otiti se si aggravano diventano davvero difficili da risolvere, e poi valuterei prima di tutto un discorso allergico alimentare o ambientale dato che ghiandole, cute ed orecchio si infiammano insieme, la Causa sottostante é la stessa. Risolvendo l’allergia risolverai anche l’ otite.